Mappa armena

Rotulo 24

Bologna, Biblioteca Universitaria

Raccolta cartografica storica del Fondo Marsili

Secolo XVIII

Edizione limitata

  • Formato cm 358 x 120
  • Stampa fine art
  • Applicazione manuale a pennello con oro a 23 carati

La Tabula Chorographica Armenica, nota anche come “Mappa armena”, costituisce un esemplare manoscritto di straordinario valore storico e culturale, realizzato a Costantinopoli nel 1691 su commissione del conte bolognese Luigi Ferdinando Marsili (1658–1730). Attualmente custodita presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, fu identificata nuovamente nel 1991, dopo un lungo periodo di oblio, dalla studiosa Gabriella Uluhogian, docente di armenistica all’Alma Mater.

L’opera è frutto della collaborazione fra Marsili e il dotto armeno Eremia Čelebi K‘ēōmiwrčean, insigne intellettuale, poeta e storico armeno, nonché figura eminente del Patriarcato armeno di Costantinopoli. K‘ēōmiwrčean rispose alla richiesta di Marsili di raccogliere informazioni sui luoghi di culto della diaspora armena non con un elenco, ma con la creazione di un documento cartografico monumentale.

Realizzata su 16 fogli di carta incollati su tela, la mappa è interamente illustrata a mano con inchiostri e acquerelli policromi, risultando non solo un oggetto di rilevanza geografica, ma anche un manufatto di eccezionale pregio estetico. Le didascalie in lingua armena, numerose e minuziose, identificano numerosi siti religiosi, tra cui i principali centri ecclesiastici dell’epoca:cattolicosati di Etchmiadzin, Gandzaar, Agh‘amar e Cilicia, nonché i patriarcati di Gerusalemme e Costantinopoli. Sono inoltre raffigurati luoghi sacri dell’Impero Ottomano, dalla Crimea a Nishapur, luogo del martirio di Lewondeank.

Questa carta monumentale non fu concepita come uno strumento di orientamento bensì come una raffigurazione simbolica e culturale dell’identità armena. La sua scala imponente e la disposizione non convenzionale delle informazioni superano la logica topografica, configurandosi come testimonianza della diffusione, vitalità e continuità storica della civiltà armena nel contesto ottomano e persiano.

La genesi della mappa si intreccia strettamente con la biografia diplomatica e scientifica di Marsili. Inviato a Costantinopoli nel 1691 nel quadro dei negoziati di pace tra Vienna e la Sublime Porta, Marsili operava sotto copertura come segretario dell’ambasciatore britannico William Hussey. Si trattava della sua seconda permanenza nella capitale ottomana: vi era già stato undici anni prima al seguito dell’ambasciatore veneziano Pietro Civran, soggiornando per undici mesi, periodo durante il quale approfondì liberamente i propri interessi scientifici, in particolare nel campo della geografia e delle scienze naturali.

Formatosi presso l’Università di Bologna sotto la guida di luminari quali Marcello Malpighi e Gian Domenico Cassini, Marsili sviluppò un’ampia rete epistolare con le principali figure della comunità scientifica europea, inclusi Robert Hooke e Isaac Newton della Royal Society di Londra. Le sue indagini, che spaziano dalla geologia all’idrografia, rivelano un approccio interdisciplinare che coniuga conoscenze teoriche e applicazioni strategiche.

La Tabula Chorographica Armenica, concepita in un contesto di intersezione tra scienza, diplomazia e fede, fu donata da Marsili nel 1712 all’Università di Bologna, insieme ad altri materiali raccolti durante le sue missioni e viaggi di studio. La sua localizzazione rimase ignota per secoli, al punto che la comunità accademica ne ipotizzò erroneamente la presenza a Vienna, città con cui Marsili ebbe rapporti prolungati.

Oggi, grazie a un meticoloso intervento di restauro e a un’accurata riproduzione editoriale, quest’opera cartografica di rara importanza è disponibile in edizione facsimilare limitata, destinata a collezionisti, studiosi e istituzioni dedite alla conservazione della memoria culturale e alla valorizzazione del patrimonio storico.