Offiziolo di Barbara D’Austria

Officium Beatae Mariae Virginis di Barbara d’Austria

TIRATURA ESAURITA

Lat. 22 = alfa K. 7. 2

Modena, Biblioteca Estense Universitaria

Tiratura limitata

  • Formato cm. 17 x 11,5.
  • 334 pagine di cui 14 con miniature a piena pagina e 320 riccamente miniate con motivi naturali, vegetali e animali.
  • Tiratura limitata a 299 esemplari.
  • Carta vegetale trattata a mano per il raggiungimento dello stato ottimale di invecchiamento.
  • Legatura e coperta eseguite artigianalmente.
  • Cucitura fatta a mano su corde.
  • Incassatura su carta antica.
  • Taglio con doratura in oro.

Lussuoso esemplare di Libro d’Ore, riccamente miniato, del XVI secolo, realizzato probabilmente da un allievo del miniatore francese Jean Bourdichon.

Nel codice compaiono la sigla A.E.I.O.U. Austriae est imperare orbi universo, motto della Casa d’Austria introdotto da Federico III e le iniziali P.K. che potrebbero significare Philippus Karolus, monogramma di Re Filippo il Bello d’Austria, figlio dell’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo, unito a quello di suo figlio Carlo V.

Alla Casa d’Este il codice perviene come bene dotale di Barbara d’Austria, figlia dell’Imperatore Ferdinando I (fratello di CarloV) e di Anna di Boemia e Ungheria.

Barbara d’Austria nel 1565 sposa, in una cerimonia di grande magnificenza, Alfonso II d’Este, Duca di Ferrara.

Nel 1570-1571, a seguito di un terremoto, servendosi dei propri risparmi personali, Barbara si prodiga per l’assistenza alle giovani orfane, fondando il Conservatorio delle orfane di Santa Barbara, questo la rende benemerita presso la popolazione di Ferrara.

Pur mantenendo costanti contatti con l’Ordine dei Gesuiti, è molto legata alla suocera, Renata di Francia, figlia di Luigi XII, di confessione calvinista.

Muore di tubercolosi, dopo lunga malattia, il 19 settembre 1572, a 33 anni.