Divina Commedia Laurenziana

Codice Strozzi 152

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana

Secolo XIV

Tiratura limitata

  • Formato 37 x 24,5 cm
  • 93 carte
  • Applicazione della foglia d’oro a mano
  • Carta pergamena trattata a mano per il raggiungimento dello stato ottimale di invecchiamento
  • Legatura eseguita artigianalmente
  • Cucitura a mano
  • Incassatura su carta antica
  • Coperta in pelle con impressione a secco e borchie

Il codice contiene la Commedia alle cc. 1r-90r, seguono il proemio del Commento al Paradiso di Jacopo della Lana, il capitolo di Bosone da Gubbio ed il Capitolo di Jacopo Alighieri.

Alla c. 92v è stato aggiunto un carme su Castel dell’Ovo attribuito a Boccaccio.
La copia del codice, in bastarda cavalleresca, è assegnata al copista principale dei “Danti del Cento” e almeno tre mani hanno apposto le postille in latino e volgare.

La decorazione è costituita da iniziali figurate con fregio all’inizio di ciascuna cantica.
Quarantanove scene poste nel margine inferiore delle carte assolvono la funzione di commento e spiegazione del testo, fino alla fine del Purgatorio.

Autore della decorazione delle carte iniziali delle tre cantiche è Pacino di Buonaguida, pittore e miniatore attivo a Firenze tra il 1302 e il 1347, che decorò in Firenze un cospicuo numero di codici del “Gruppo dei Cento”.
Studi recenti hanno confermato l’ipotesi che nella bottega di Pacino siano stati allestiti molto manoscritti della Commedia fra il 1330 e il 1350.

Il codice qui esposto presenta alla c. 1r, al centro del margine inferiore, lo stemma, in parte abraso, riferibile ad un antico possessore: è stato suggerito che potrebbe trattarsi della stemma della famiglia Bugliaffi.
Si conserva ancora parte della legatura in pelle con impressioni a secco, coeva al testo.
Il codice appartenne al Senatore Carlo Strozzi e prevenne in biblioteca nel 1785 insieme ad altri 182 codici che facevano parte della sua collezione.